sabato 28 agosto 2010

Ex-Perla VERDE dell'Adriatico


Caro Sindaco di Riccione,
questa era la zona dei Giardinetti, in centro. Ora si chiamano "Giardinetti Montanari".
Una cartolina di pochi decenni fa, in cui si vede il giardinetto con alberature, le strade Milano e Ariosto e dei Giardini piene di alberi. Sto parlando della Perla dell'Adriatico, zona dell'Hotel Parco, a due passi dal mare e dal Palazzo del Turismo.



Negli anni la zona è stata degradata: tagliati moltissimi alberi (quasi tutti, almeno quelli delle strade adiacenti), ristrutturazione del Giardino, costruzione/ampliamento del bar e costruzione ex-novo del casotto della Polisportiva di Pattinaggio, costruzione di spalti in metallo per far sedere il pubblico...
Ultimamente, con il nuovo lungomare, si sono notati ulteriori peggioramenti, anche perchè ormai il traffico è completamente convogliato su Viale Milano, essendo il lungomare solo pedonale. Adesso su viale Ariosto c'è anche l'entrata (orribile l'insegna!) del parcheggio sotterraneo. L'Hotel Roma ha ristrutturato, dopo aver tagliato o fatto tagliare gli ultimi alberi pubblici.
Sono spariti gli ultimi (pochi) alberi rimasti.
Ora la situazione è documentata da queste foto, che parlano da sole:





 Dove c'era il verde ora c'è...un moncone:


Ho decine di foto di questo tipo:


alcuni ex-alberi sono stati tumulati, come in un cimitero, ma sono ancora evidenti:


Per completare lo sfacelo sono stai dati spazi verdi a privati, che sul suolo pubblico hanno impiantato giostrine e trenini, togliendo la possibilità di fruire del verde pubblico.


e anche:




Altro spazio verde è stato "mangiato" da varie infrastrutture, francamente un'accozzaglia di stili/colori/forme senza un minimo di scelta estetica:



Ecco casotto polisportiva e bar:



Come se non bastasse, da poco è stata eliminata anche un'aiuola nel centro della strada.
La parte asfaltata di fresco? Lì vivevano alcuni alberi...




Per finire, un confronto con foto satellitare di pochi anni fa, quando lo scempio era già commesso...eppure dopo queste foto il Comune di Riccione è riuscito a distruggere ancora alberi e porzioni di verde pubblico!













Ecco, vi risparmio il resto...lo si può comunque vedere dal vivo!


Vignola e i suoi tigli

Tutto il mondo è paese...purtroppo!
Anche a Vignola, vicino a Modena, gli alberi danno fastidio, sporcano (!), occupano spazio, sono pericolosi!
Via, tiriamo via tutti i tigli di Via Barella, che dopo si sta meglio...più cemento, più calore, meno ossigeno, più smog...
Ma possibile che i Comuni, anche i migliori d'Italia, debbano considerare le alberature pubbliche un PESO?
E pensare che proprio gli alberi e i loro frutti fanno di Vignola una delle città più apprezzate d'Italia!

Leggete questo interessantissimo blog, guardate il video e firmate la petizione per fermare l'orrore.
blog:
http://amarevignola.wordpress.com/
video:
http://www.youtube.com/watch?v=evEP7tnDnYM&feature=player_embedded#!
petizione on-line:
http://www.petizionionline.it/petizione/salviamo-i-tigli-di-via-barella/1814

domenica 15 agosto 2010

Leggo e condivido

Ho trovato un interessante articolo sul blog www.littlebighorn.it
Ne copio alcune parti perchè condivido in pieno:
"Riccione (RN). Via Ticino. Questa è la storia dell’ennesimo spazio verde sottratto al tessuto urbano, sottratto ai cittadini, ai bambini, al nostro bisogno di natura. Il parco di via Ticino non è un parco di grandi dimensioni, non ha particolare valore naturalistico, non ospita ecosistemi di rilevante valore ecologico. E’ un fazzoletto di prato alberato che serve ai riccionesi di Via Ticino a respirare, a far giocare i bambini trascorrendo qualche ora nel verde. La provincia di Rimini è maestra nel distruggere e stuprare tutte le bellezze naturali che possiede per dar sfogo a tutte le possibilità di “businnes” turistico-immobiliare, ma avendo già cementificato quasi tutta la costa e larga parte dell’entroterra, non le resta che dar fondo a ciò che resta dei pochi “francobolli verdi” ancora rimasti a mitigare il collasso di questo tessuto urbano congestionato da traffico e cemento.
(...)

sabato 14 agosto 2010

Di ritorno prima di Ferragosto

Dicono che a Ferragosto si scateni l'inferno. Non mi interessa aspettare che accada, così dopo una settimana nella terra dei cachi, sono tornata a casa.
Novità: ogni bar, anche baretto sulla spiaggia, ma anche ogni bar di lusso su Viale Ceccarini, ora ha un dj con il suo bravo baracchino (lo chiamano dj-set, tanto per usare l'italiano): spara a tutto volume musicaccia ritmata, sempre uguale, noiosissima dal punto di vista artistico. La gente ai tavoli non riesce nemmeno a parlare. Forse è questo lo scopo: l'incomunicabilità.
Guardi gli avventori ai tavoli e ti sembrano abbastanza sfatti...per forza, se già bevono e ascoltano quest'ossessione dalle 18 fino al mattino!
Metto fine alle mie vacanze due giorni prima di Ferragosto. Non ne posso più di un'altra notte senza poter dormire.

domenica 1 agosto 2010

Notti di ordinaria follia

Sono le 4 e mezzo del mattino a Riccione, zona centro, a 10 passi dal “tranquillo lungomare” appena inaugurato. Sembra di essere in guerra. Bande di giovani urlanti e apparentemente privi di senno sono appena passati lasciando per terra cocci di bottiglia e cartacce. Vanno a ondate, uscendo dai locali fracassoni e dalle discoteche. 
La notte, di impressionante violenza e rumore, del resto comincia assai prima. Già dal pomeriggio si comincia la sistematica distruzione della quiete altrui: nel pattinaggio la musica viene diffusa a tutto volume, bassi a manetta, martellamento con canzoni a basso contenuto culturale a cui si aggiunge man mano, e fino ad almeno mezzanotte, altre musica delle due giostre nei giardinetti. Il traffico delle auto è ormai nella zona mare completamente dirottato su Viale Milano: serpentone di auto quasi ferme si snoda tra gas di scarico e la musica proveniente da ogni abitacolo. Le moto superano le auto bloccate con emissioni di decibel paragonabile all’aereo in decollo. Autobus pesantissimi fanno vibrare le case.
 L'apoteosi si raggiunge nelle notti in cui ci sono manifestazioni o concerti all’'aperto: in Piazzale Roma lo sballo non viene dalle pasticche di droga, ma si alimenta con questo incessante rumore.
 Questa notte riccionese -insonne- si completa verso le sei: pulizia rumorosissima delle strade ridotte a vespasiani, camion con emissione di decibel da motosega svuotano cassonetti e bidoni dell’immondizia.



Quando? Da maggio a fine settembre, più di 180 giorni di ordinaria follia, senza nessun intervento dell’amministrazione, di vigili o forze dell’'ordine: qui vige la DEROGA, e non solo del rumore, ma di tutta una serie di azioni volte al guadagno di pochi e alla distruzione dell’ambiente: nuovo cemento sulla costa, costruzione di palazzi a meno di 300 metri dal mare, estirpazione di alberi meravigliosi e secolari con il pretesto che siano malati (se fossero tutti così malati sarebbe veramente preoccupante portare qui i bambini in vacanza!), degrado insopportabile.

Cui prodest? Diamoci delle risposte e non lamentiamoci se le famiglie non vengono più a Riccione, se al massimo si sta una settimana e se il turismo è calato del 30%!


fonte: "La Repubblica", 05/08/08