domenica 1 agosto 2010

Notti di ordinaria follia

Sono le 4 e mezzo del mattino a Riccione, zona centro, a 10 passi dal “tranquillo lungomare” appena inaugurato. Sembra di essere in guerra. Bande di giovani urlanti e apparentemente privi di senno sono appena passati lasciando per terra cocci di bottiglia e cartacce. Vanno a ondate, uscendo dai locali fracassoni e dalle discoteche. 
La notte, di impressionante violenza e rumore, del resto comincia assai prima. Già dal pomeriggio si comincia la sistematica distruzione della quiete altrui: nel pattinaggio la musica viene diffusa a tutto volume, bassi a manetta, martellamento con canzoni a basso contenuto culturale a cui si aggiunge man mano, e fino ad almeno mezzanotte, altre musica delle due giostre nei giardinetti. Il traffico delle auto è ormai nella zona mare completamente dirottato su Viale Milano: serpentone di auto quasi ferme si snoda tra gas di scarico e la musica proveniente da ogni abitacolo. Le moto superano le auto bloccate con emissioni di decibel paragonabile all’aereo in decollo. Autobus pesantissimi fanno vibrare le case.
 L'apoteosi si raggiunge nelle notti in cui ci sono manifestazioni o concerti all’'aperto: in Piazzale Roma lo sballo non viene dalle pasticche di droga, ma si alimenta con questo incessante rumore.
 Questa notte riccionese -insonne- si completa verso le sei: pulizia rumorosissima delle strade ridotte a vespasiani, camion con emissione di decibel da motosega svuotano cassonetti e bidoni dell’immondizia.



Quando? Da maggio a fine settembre, più di 180 giorni di ordinaria follia, senza nessun intervento dell’amministrazione, di vigili o forze dell’'ordine: qui vige la DEROGA, e non solo del rumore, ma di tutta una serie di azioni volte al guadagno di pochi e alla distruzione dell’ambiente: nuovo cemento sulla costa, costruzione di palazzi a meno di 300 metri dal mare, estirpazione di alberi meravigliosi e secolari con il pretesto che siano malati (se fossero tutti così malati sarebbe veramente preoccupante portare qui i bambini in vacanza!), degrado insopportabile.

Cui prodest? Diamoci delle risposte e non lamentiamoci se le famiglie non vengono più a Riccione, se al massimo si sta una settimana e se il turismo è calato del 30%!


fonte: "La Repubblica", 05/08/08


3 commenti:

  1. In effetti è un posto invivibile. Peccato, avrebbe tutto: mare decente, ospitalità, organizzazione...
    Ma il rumore su tutto e sempre, senza rispetto.
    ciao!
    Lori

    RispondiElimina
  2. Purtroppo si crede che il numero sia importante, non la qualità. Un'esercito di barbari ubriachi è meglio di un battaglione di famiglie in vacanza. Ho fatto per un anni la "stagione" a Riccione ed ho visto cambiare il turista; dai primi anni novanta fino a quello della notte rosa. Col tempo si è permesso tutto...ora ne paghiamo le conseguenze

    RispondiElimina
  3. sono d'accordissimo...
    oggi per esempio c'è un casino pazzesco, fra concerto sul lungomare e moto gp a Misano.
    Speriamo di poter dormire e che non facciano la pipì ovunque, che non buttino di tutto nel giardino, che non vomitino fino al mattino spaccando le bottiglie per le strade!!!!

    RispondiElimina